domenica 24 aprile 2016

Ferentino - La Pittura di Roberto Evangelisti. Recensione di Enrico Fanciulli


La presentazione di una mostra di pittura è contemporaneamente cosa interessante e lieta: è
interessante perché l’Arte, quando è tale, riesce a coinvolgere i propri fruitori; lieta poiché si assiste sempre con gioia al nascere di cose belle, generate virtualmente sulla tela dall’artista.
Roberto Evangelisti è da sempre innamorato dell’Arte. Ha studiato presso l’istituto d’Arte di Anagni ove ha avuto ottimi docenti ed ha fatto già allora le sue prime esperienze in campo pittorico.
In momenti felici, di maggiore disponibilità di tempo e serenità di mente, si è dedicato con grande passione al suo antico amore.
Il corso di pittura che ha frequentato presso l’affermata Università Unitre di Frosinone, tenuto con grande passione e competenza dal Prof. Alberto Vari, lo ha reso più preparato tecnicamente e lo ha arricchito e maturato nella personalità artistica sorretta da un innato talento.
Roberto si dedica all’Arte in un momento storico nel quale essa purtroppo è divenuta marginale in un contesto sociale ove l’apparire conta molto di più dell’essere.
La spiritualità, elemento portante dell’Arte, scema sempre più ed il sistema del reddito è stato elevato a livello di divinità, quale valore assoluto dell’esistenza, e nulla vi è al di fuori di esso.
La natura è quotidianamente vilipesa sul piano ecologico e snobbata e dissacrata anche da Artisti che si ritengono superiori ad essa al punto da eliminarla dal proprio discorso.
Va detto che Roberto è fortunatamente esente dalle deviazioni di certa arte contemporanea e che tira dritto per la sua strada, caratterizzata dall’amore per la natura fonte di vita, dalla semplicità con la quale si esprime, elemento tipico della vera arte, e da una vita interiore ricca e vivifica, sostenuta da una continua ricerca della Bellezza.
Il nostro pittore vede, pensa e metabolizza, proponendo attraverso un suo processo interiore di elaborazione i temi che affronta.
Il suo è un linguaggio comprensibile e schietto che parla alla mente ed al cuore dell’uomo: non fa Arte zoppa, cioè limitata alla mente del fruitore.
Quello che vuole dire, Roberto lo dice schiettamente, senza infingimenti e senza elucubrazioni mentali.
La sua pittura è figurativa e tonale e non ha bisogno di codici di decrittazione per essere letta, come purtroppo la moda corrente ed il cerebralismo di comodo sovente impongono.
Troviamo i quadri di Roberto dipinti con un’apprezzabile equilibrio compositivo, la costruzione avviene in modo pacato e riflessivo, con spunti di vivacità e di vigore espressivo.
Il tocco è felice e i colori sono dati in modo consono all’armonia dell’insieme, in un processo di fusione degli elementi naturali di riferimento con il proprio Io, secondo le determinazioni della propria mente e l’esecuzione talentuosa della propria mano.
Roberto esteriorizza le proprie sensazioni, le proprie emozioni senza enfasi, ma con uno stile misurato ed efficace.
Di particolare rilevo alcuni scorci paesaggistici, alcuni angoli cittadini ed alcune nature morte. In definitiva Roberto ha preparato una bella mostra da visitare con attenzione.


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