giovedì 24 settembre 2015

Locandina Ufficiale dell'Anno Innocenziano 2015-2016


Anagni - “World in Town, Intercultural Festival”

Dal 25 al 27 Settembre dislocato lungo tutto il centro storico dell’incantevole borgo medievale di Anagni (FR), si terrà “World in Town, Intercultural Festival”. 
Un Festival, promosso dall’APS Albatro ed ideato e diretto da Michela Rosi, che ha come finalità principali quelli di tutelare, valorizzare e diffondere la diversità culturale in tutti i suoi aspetti. Promuovendo, dunque, i valori dell’intercultura come possibilità di ricchezza, culturale, artistica e sociale, e favorire un discorso di integrazione che non sia un semplice assorbimento a un sistema ben definito di regole e consuetudini ma che sia basato sulla valorizzazione dell’altro in quanto tale, nel pieno rispetto della sua diversità culturale. Da questo punto di vista “fiore all’occhiello” del Festival saranno gli stand gastronomici, stand che presenteranno piatti etnici tipici preparati direttamente da rappresentanti delle comunità immigrate sul territorio locale. Nello specifico, le comunità (e le “cucine” quindi) presenti saranno: albanese, romena, marocchina, somala, camerunense, spagnola e palestinese. 


Inoltre il Festival sarà caratterizzato da più appuntamenti dal grande valore artistico-culturale, dalle proiezioni di film agli incontri ed ai dibattiti, dalle mostre fotografiche e artistiche all’artigianato, dalla danza etnica alle sfilate in abiti tradizionali, dal teatro alla musica, e dal “Earth Market”, il mercato della terra, artigianato, prodotti tipici, vivaistica, abiti, associazionismo, e molto altro.
L’appuntamento è per il 25, 26 e 27 Settembre, Anagni, (FR).
Non si può mancare.
Guarda il promo-video: https://www.youtube.com/watch?v=45inVl-EZX8
Per maggiori info, e per restare sempre aggiornato su tutte le novità dell’evento: https://www.facebook.com/events/398597006997137/
Aiutaci a realizzare World in Town: https://www.produzionidalbasso.com/…/world-in-town-intercu…/
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Anagni - La Badia della Gloria

L'abbazia di Santa Maria della Gloria, comunemente conosciuta come badia della Gloria, è un antico monastero sito nel comune di Anagni in provincia di Frosinone. Il monastero oggi è in stato di abbandono anche se sono in atto progetti di restauro che stanno interessando il complesso monastico. La badia è stata nel XIII secolo, fra le principali residenze dell'Ordine florense.
La nascita del complesso monastico dell'abbazia della Gloria, si fa risalire ai primi decenni del XIII secolo, non avendo fonti certi a disposizione che attestino il preciso anno di fondazione. La badia venne realizzata su richiesta del cardinale Ugolino, divenuto in seguito vescovo di Ostia e infine papa Gregorio IX (1227-1241). L'idea dell'allora cardinale era quella di completare la cappella realizzata dal fratello Adenolfo, e da donare ai francescani, in territorio di Arenzano. Il cardinale Ugolino, completò la cappella ideata dal fratello e rimasta inutilizzata per molti anni, dedicando la stessa a san Martino.
Nel frattempo papa Gregorio IX su un terreno attiguo alla chiesa stava facendo innalzare un altro monastero, dedicato alla Vergine Assunta in cielo. Le due costruzioni molto vicine fra di loro, furono successivamente unite in un unico complesso monastico, e dall'unione dei due edifici religiosi nacque l'abbazia di Anagni, dedicata a Santa Maria della Gloria. I francescani vennero trasferiti in una località di Anagni che tuttora prende il nome dai religiosi, san Francesco appunto, mentre il complesso venne affidato ai monaci florensi seguaci di Gioacchino da Fiore. La badia venne gestita dall'ordine florense si insediò nella badia dall'abate Giovanni da Ninfa, proveniente dal monastero di monte Mirteto, tra il 1216 e il 1231
La storia dell'abbazia ebbe però vita breve. Infatti già nel 1261, alla morte di papa Alessandro IV, il monastero cominciò a perdere la protezione papale che le era stata garantita fino ad allora. Il processo di decadimento della struttura venne accentuata quando i monaci cominciarono a diminuire in maniera sostanziale, vessati anche da ingenti tasse da pagare.
Con il pontificato di Bonifacio VIII la badia chiude definitivamente, e precisamente nel 1297, quando la famiglia Caetani acquistò i terreni in possesso al monastero. L'edificio fu dato in commenda nel 1411 ed infine sconsacrato ed acquistato da un certo Leonardo Martinelli che ne fece una sua tenenza, da utilizzare come edificio agricolo. Fonte Wikipedia